Quante volte ti è capitato di aver tagliato la strada, accidentalmente, a qualcuno?
Se ti è successo ricordi anche il motivo? Forse eri in ritardo, rischiavi di perdere il treno oppure un cliente ti stava aspettando e per colpa del traffico eri maledettamente in ritardo?
Ad ogni modo nessuno si diverte a tagliare la strada agli altri e se ti è successo avrai avuto sicuramente una buona ragione.
Adesso prova a ricordare tutti gli insulti che hai pronunciato tu quando sono stati gli altri a tagliare la strada a te!
Che maleducati, vero?
Non servono le scuse. Dovrebbero fare più attenzione!
🧠 Se queste parole ti sono familiari allora anche tu sei stato/a vittima del Bias attore-osservatore ovvero la tendenza ad attribuire i propri comportamenti a cause esterne e i comportamenti degli altri a cause interne.
Chi lavora in un team ed è vittima del Bias attore-osservatore, ad esempio, potrebbe dare la colpa al cliente o agli eventi esterni per giustificare un proprio errore e, nel caso in cui l’errore è stato commesso da un suo collega, potrebbe attribuire la colpa alla sua scarsa preparazione tecnica.
Non è cattiveria!
Semplicemente, secondo Nisbett (1973), la spiegazione generale è che il Bias si attiva come un meccanismo di difesa per mantenere un minimo di autostima e di difesa personale.
Preferiamo credere che i nostri errori derivino da fattori esterni che non possiamo controllare e così facendo abbiamo tutte le scuse per non attivarci e cambiare il risultato.
💪 Come possiamo gestire questo bias?
Se mandiamo a quel paese, magari solo nella nostra mente, qualcuno solo perché ci ha tagliato la strada e senza considerare le sue (buone) ragioni, allora il Bias non è di per sé un problema.
Ognuno di noi andrà per la sua strada.
Ma se torniamo all’esempio del team, pensare di essere immuni al Bias può diventare un problema serio.
Il pregiudizio attore-osservatore può essere la causa di molte discussioni tra l’attore e l’osservatore proprio perché il punto di vista dell’attore non è allineato a quello dell’osservatore.
E così, davanti ad un problema, iniziano le giustificazioni, le incomprensioni e le estenuanti riunioni fiume correndo il rischio, tra l’altro, di non arrivare ad alcun risultato utile.
Anche se è davvero difficile tenere a bada questo Bias, per evitare di caderci dentro, dobbiamo essere più comprensivi e dobbiamo pensare a quei fattori situazionali che hanno influenzato quella persona, prima di emettere una sentenza.
E quando siamo noi a dover “giustificare” un nostro errore, piuttosto che dare subito la colpa a fattori esterni proviamo a metterci in discussione per comprendere se davvero non potevamo fare qualcosa per evitare quel risultato.
A presto 😊