Se anche tu ti sei ritrovata/o a motivare un acquisto o una scelta davanti ad un amico che ti diceva di aver fatto una ca#!ata sappi che è del tutto normale difendere le proprie scelte e che il tuo amico aveva ragione! 😂
Ognuno di noi prende scelte quotidianamente, dalle più banali alle più delicate.
Alcune scelte producono risultati per noi soddisfacenti, altre un po’ meno.
Potrebbe succedere che una scelta presa non sia stata quella effettivamente più saggia e potrebbe accadere che di scelte “sbagliate” ce ne siano almeno più di una al giorno.
Non è poi così tanto difficile.
Ad esempio, in una giornata qualsiasi durante un periodo di dieta, potrei aver fatto una colazione al bar con un amico (che non vedevo da parecchio tempo), bevuto una birra con i colleghi a fine giornata (per scaricare un po’ di tensione accumulata) e saltato la palestra (perché poi si sarebbe fatto troppo tardi).
Avrei potuto declinare qualsiasi invito e rispettare la mia costanza nell’andare in palestra.
Tuttavia ho fatto un’altra scelta e fin qui è tutto normale.
Ma cosa racconterò tra qualche giorno al nutrizionista, quando vedrà che il mio peso non solo non è diminuito, ma è pure aumentato?
Ecco che qui potrebbe attivarsi il bias: piuttosto che dire di aver fatto una ca#!ata, addurrò tutta una serie di motivazioni positive sul fatto che era giusto trascorrere del tempo con un vecchio amico, stringere legami veri con i colleghi e che sarei stato troppo stanco se fossi andato in palestra più tardi del normale.
Non sto mentendo.
Semplicemente sto amplificando gli effetti positivi della mia scelta (coltivare le relazioni con le persone) sminuendo quelli negativi (il mio peso è aumentato).
🧠 Questa tendenza a ricordare le proprie scelte come migliori di quanto non fossero in realtà si chiama Choice-supportive Bias.
Contemporaneamente le persone cadute nel Bias tendono ad attribuire caratteristiche positive alle opzioni che hanno scelto e caratteristiche negative alle opzioni che non hanno scelto.
Perché succede?
Beh se dovessimo vivere costantemente nel dubbio di aver fatto una scelta sbagliata, la nostra capacità di prendere scelte sarebbe gravemente compromessa e noi ci sentiremmo costantemente sotto pressione.
Ecco perché scatta il Bias; in questo modo diminuiscono le occasioni in cui potremmo provare rimpianto e contemporaneamente aumenta la possibilità di salvaguardare il nostro benessere.
Attenzione però a non usare il Bias per giustificare le nostre scelte.
Se qualcuno ci fa notare che la nostra scelta o l’acquisto appena fatto non sia stato del tutto a noi favorevole, piuttosto che metterci subito in difensiva è sempre meglio mettersi in discussione e cercare di validare un punto di vista diverso dal nostro.
In fin dei conti essere meno rigidi sulle proprie posizioni non solo non ci costa nulla, ma è anche un’occasione di crescita personale.
ps: ricordati di prestare molta attenzione al modo in cui metti in discussione la scelta di un tuo amico, collaboratore o familiare che sia e, naturalmente, non dimenticarti del Choice-supportive Bias!
A presto 😊