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Come diventare un libero professionista

Questa è la guida per tutti coloro i quali hanno deciso di mettersi in proprio e iniziare a lavorare senza "padroni" o datori di lavoro.

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Come diventare un libero professionista

Se sei stanco di svegliarti tutti i giorni pensando al tuo datore di lavoro che ti urla e ti mortifica, ad un lavoro che non ti soddisfa o alla tua grande passione che potresti monetizzare se solo se facessi il grande salto, allora sei nel posto giusto.

Ho pensato di scrivere questa guida per chi vuoi lasciare il “posto fisso” e mettersi in proprio, o per chi ha già deciso di iscriversi ad un albo (degli avvocati, dei psicologi ecc..) oppure per chi sta per aprire una partita iva come libero professionista.

Sommario

  • Chi è il libero professionista?
  • Vantaggi
  • Svantaggi
  • Diventa il Brand di te stesso
  • Crea il tuo portfolio
  • Lavoro da casa o in ufficio?
  • Quanto farsi pagare?
  • Marketing e promozione
  • Crea relazioni con i clienti
  • Come evitare i crediti insoluti
  • Ulteriori consigli

 


Ma chi è il libero professionista?

Un libero professionista è un lavoratore autonomo che, dopo aver acquisito determinate nozioni di natura pratica e intellettuale, offre le sue prestazioni professionali per uno o più committenti.

La prima cosa che salta agli occhi è che il libero professionista non deve impegnarsi con un unico committente, ma lavora in modo indipendente per diverse aziende o clienti.

Il libero professionista non ha infatti un datore di lavoro fisso e non instaura con esso alcun rapporto di lavoro subordinato.

Il libero professionista può inoltre svolgere un tipo di lavoro appartenente a categorie specifiche iscrivendosi a determinati albi professionali quali: Architetti, Avvocati, Ingegneri, Notai, Dottori Commercialisti, Consulenti del Lavoro, Farmacisti, Geologi, Medici, Periti industriali, Psicologi, geometri.

Oggi, in Italia, si usa anche il termine freelance (un termine della lingua inglese per indicare un soggetto che opera come libero professionista ), ma è spesso associato a scrittori, fotografi, editori, programmatori, designer di siti Web e consulenti professionali, oltre che a molti altri servizi professionali.

Secondo Forbes, i migliori liberi professionisti sono:

  • I project manager, i coordinatori marketing o i responsabili marketing che possono guadagnare tra 45 euro e 60 euro l’ora.
  • Creare, testare o fornire supporto per software o app può generare guadagni da 35 euro a 45 euro l’ora.
  • Blogger, copy editor e content manager possono guadagnare 25/30 l’ora.
  • Insegnare lezioni online o l’attività di tutor può far guadagnare da 20 a 30 euro l’ora.
  • Essere un community manager può far guadagnare tra le 30 e le 45 euro l’ora.
  • Gli sviluppatori di siti Web e applicazioni possono guadagnare circa 30 euro all’ora.

Naturalmente sono stime che non tengono conto delle differenze tra le diverse categorie di appartenenza e del territorio nel quale si opera.

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Vantaggi del libero professionista

Sei il capo di te stesso

Questo significa che puoi scegliere quando, come e dove lavorare.

Se preferisci svegliarti presto al mattino e iniziare a lavorare di buon ora, non c’è nessuno che te lo vieta.

Così come, se preferisci lavorare nelle ore notturne, puoi lavorare tutta la notte e dormire fino a mezzogiorno senza dover uscire di casa.

Seleziona i progetti

Da libero professionista puoi anche selezionare i progetti su cui vuoi lavorare. 

Se sei un fotografo, potresti iniziare con i matrimoni per fare cashflow e spostarti sui progetti che più ti piacciono.

Se sei un avvocato puoi decidere di focalizzarti solo su una materia specifica del diritto oppure accettare una determinata fascia di clientela.

Puoi guadagnare di più

Rispetto ad un dipendente, puoi sicuramente guadagnare di più soprattutto quando il giro di affari si è consolidato e il portfolio clienti è in crescita.

Equilibrio tra lavoro e vita privata

Potendo scegliere gli orari di lavoro, i liberi professionisti possono ottenere un incredibile equilibrio tra vita lavorativa e vita privata.

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Gli svantaggi del libero professionista

Nessuna garanzia di guadagno

Senza clienti, il libero professionista non guadagna.

Ci sono mesi in cui ci sono molti progetti o incarichi da portare a termine e con guadagni nettamente più alti di uno stipendio e ci sono mesi in cui non si vede l’ombra di un progetto o di un incarico.

Ecco perché devi creare necessariamente un sistema per acquisire clienti in modo ricorrente e semi automatico.

Entrate incostanti 

Il dipendente sa che ogni mese riceverà uno stipendio e generalmente la cifra sarà sempre la stessa.

Il libero professionista sa che un mese incasserà tanto e un altro può anche non incassare nulla.

Anche per questo motivo chi sceglie la libera professione deve essere abile nella gestione della propria contabilità.

Devi gestire la contabilità

Le tasse, la contabilità, pagare le bollette e gestire il flusso di cassa spetta a te.

Rispetto ai dipendenti, dovrai saper prevedere le uscite ricorrenti, tenere in conto gli imprevisti, ma soprattutto dovrai essere molto abile nella gestione degli incassi.

Crediti insoluti

E’ probabile che qualche tuo cliente non ti pagherà.

Capita a tutti, non sarai il primo e nemmeno l’ultimo.

Tuttavia ci sono dei sistemi per fare in modo che questo non accada e che vedremo più avanti.

Devi essere in grado di motivarti

Da solo e senza che ci sia nessuno a dirti quanto sei bravo e intelligente.

Il lavoro del libero professionista è anche questo.

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DIVENTA IL BRAND DI TE STESSO

Subito dopo l’apertura della partita iva, la prima “spesa” che ho sostenuto sono stati la stampa dei biglietti da visita.

Lo ricordo ancora come se fosse ieri.

Giorni e notti trascorsi per la realizzazione prima del logo e poi dei miei bellissimi biglietti da visita stampati sul sito moo.com.

Tuttavia, se dovessi tornare indietro, la prima cosa che farei sarebbe sicuramente lo studio della mia identità, del mio Brand.

Quando parlo di BRAND è come se stessi parlando di un’azienda vera e propria.

Tuttavia ho visto storcere il naso a molti liberi professionisti quando parlo di Marca.

“Cosa c’entra la marca con me? Io non sono un’azienda” è la considerazione più frequente.

Vero.

Ma ti invito a fare una riflessione.

Immagina di essere un avvocato nella tua città di cento mila abitanti e che, come te, altri mille avvocati svolgono la tua stessa professione nella tua città.

Come fai a distinguerti dagli altri?

Come fanno i clienti a scegliere te piuttosto che la concorrenza?

Soprattutto quando inizi la libera professione è probabile che dovrai farti spazio in un mercato affollato.

A maggior ragione, dovrai creare la tua identità.

La domanda principale che devi farti è:

Perché i clienti dovrebbero acquistare da me?

Dopo aver risposto a questa domanda puoi pensare alla realizzazione del tuo logo e di tutti gli strumenti di comunicazione che intendi utilizzare sulla base di alcuni studi che dovrai fare.

Se ad esempio i tuoi clienti sono su facebook, allora dovrai concentrarti sulla gestione della pagina fan e sulla creazione dei contenuti.

Se i tuoi clienti frequentano maggiormente linkedin, allora dovrai concentrarti maggiormente sul social network dedicato alle aziende e ai liberi professionisti.

Allo stesso modo se i tuoi clienti non sono sui social, ma leggono riviste di settori, allora il consiglio che ti do è quello di scrivere per quelle riviste o di acquistare degli spazi o dei pubbliredazionali.

Inoltre è necessario disporre di un sito Web in cui è possibile mostrare il proprio portafoglio, condividere riferimenti e promuovere i propri servizi.

Quando si tratta del tuo sito web, assicurati che il dominio sia facile da ricordare (il tuo nome sarebbe la scelta migliore), facile da pronunciare e descrivi cosa fai.

Il tuo sito web dovrebbe contenere anche i seguenti elementi:

  • Un testo che ti aiuti a presentarti ai potenziali clienti;
  • Spiegare i servizi che offri;
  • Mostrare i migliori esempi del tuo lavoro (là dove è possibile);
  • Le informazioni di contatto come indirizzo, numero di telefono e indirizzo email.

Solo se ragioni nell’ottica di Brand sarà più facile per te distinguerti dagli altri liberi professionisti del tuo settore, mostrare la tua professionalità e avere l’opportunità di promuovere adeguatamente i tuoi servizi e trovare i tuoi primi clienti.

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CREA IL TUO PORTFOLIO

Alcuni liberi professionisti hanno una grande opportunità: quella di creare un portfolio professionale in grado di mettere in evidenza le tue capacità e i tuoi talenti.

Quando sviluppi il tuo portfolio, tieni presente quanto segue:

  • Mostra solo i progetti di cui sei più orgoglioso;
  • Organizza i lavori per categoria o per argomento;
  • Includi nuovamente le tue informazioni di contatto in modo che sia più facile contattarti.

La soluzione migliore per mettere in evidenza i tuoi lavori è quella di prevedere una sezione dedicata al portfolio direttamente sul tuo sito web.

Attenzione però.

E’ probabile che la tua professione non preveda la creazione di un portfolio.

Un avvocato, ad esempio, non ha un elenco dei migliori lavori, ma potrebbe utilizzare il blog per parlare della propria attività e per aiutare i potenziali clienti in cerca di soluzioni ai propri problemi.

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LAVORO DA CASA O IN UFFICIO?

Ricordo il mio primo ufficio, la cameretta di casa mia, ma non durò molto.

Il tempo di trovare una soluzione per ricevere i clienti in un luogo idoneo a farlo e subito l’insediamento nel mio ex nuovo ufficio.

Tuttavia sono convinto che non esiste una regola generale.

Ci sono situazioni in cui lo studio è d’obbligo e situazioni in cui si può lavorare in qualsiasi luogo.

Uno psicologo ha necessariamente bisogno di uno studio dove poter svolgere la professione.

Anche l’avvocato avrà bisogno del suo studio.

Ma se hai deciso di lavorare come copywriter e utilizzi skype per interfacciarti con i tuoi clienti, allora puoi lavorare ovunque tu voglia, anche sulla vetta dell’Himalaya.

Se decidi di lavorare da casa è probabile che potrai beneficiare di un ambiente più familiare, meno stress da traffico, costi di affitto e di utenze azzerati e in linea generale una gestione del tempo ottimizzata.

Tuttavia considera anche i contro del lavorare da casa.

Vediamoli insieme.

Lavori di più.

Chi lavora da casa tende a lavorare di più perché la mancanza di orari non ti mette dei limiti.

Potresti correre il rischio di non gestire bene il tuo tempo, quindi meglio mettere una sveglia che alle 17:30 ti avvisa che devi finire di lavorare e goderti il resto della giornata.

Stesso discorso vale per il sabato e la domenica.

Se hai il tuo pc a portata di mano potresti pensare “vabè dai, finisco quel lavoro lì così domani sono più libero”, oppure “controllo la posta per vedere se ho ricevuto quella e-mail che aspettavo”.

Se sei ligio al dovere devi esserlo anche nei confronti del tuo tempo libero, non dimenticarlo mai.

Se non vivi da solo, i tuoi spazi possono essere invasi dai lavori domestici o dalle emergenze del tuo compagno o compagna, a meno che tu non abbia uno studio riservato e con un cartellino appeso alla porta VIETATO DISTURBARE.

La lista potrebbe essere più lunga, ma credo che il concetto sia passato.

Se la tua casa non è idonea alla tua libera professionista prendi in considerazione l’idea di affittare uno spazio per svolgere la tua attività.

Non importa dove decidi di creare il tuo ufficio, assicurati che si trovi in ​​un luogo privo di distrazioni e adatto alle tue esigenze.

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QUANTO FARSI PAGARE?

Una delle parti più difficili dell’essere un libero professionista è determinare le tariffe da applicare ai tuoi servizi.

Una regola che funziona sempre è la seguente:

Se chiedi troppo poco corri il rischio di essere considerato come “uno a buon mercato” e che probabilmente non deve essere molto bravo per applicare queste tariffe.

Se, al contrario, la tua tariffa è molto alta è probabile che il tuo cliente vada da un’altra parte.

Come determinare la tua tariffa?

Di solito ci sono tre diverse strategie da utilizzare per determinare quanto dovrai chiedere per i tuoi servizi.

Traiffe di costo maggiorate

In questo caso determini le spese relative all’erogazione del tuo servizio o prestazione e successivamente aggiungi quello che è il tuo compenso.

Tra le spese devi tenere in considerazione le spese vive e legate a quel servizio in particolare (software, marche da bollo, collaboratori, ecc..) e le spese che sostieni indipendentemente dal numero dei clienti (affitto, utenze, assicurazioni ecc.).

Calcolate le spese, puoi applicare una percentuale relativa al tuo compenso.

Tariffe di mercato

Un’altra strategia è quella di scoprire quali sono le tariffe applicate su tuo mercato di riferimento e decidere di applicare la stessa tariffa o una tariffa maggiorata.

Tariffe determinate dal tuo valore

In altre parole, il cliente paga per quello che crede che valga il servizio o la tua professionalità.

Ma chi stabilisce il valore percepito dal cliente?

Il cliente stesso.

Apparentemente, questa strategia non sembra essere entusiasmante, ma ti posso assicurare che sul medio-lungo periodo è la migliore.

Faccio un esempio:

Mario è un professionista che ha appena iniziato la sua attività e quindi è ancora poco conosciuto.

I clienti non amano affidarsi a chi è poco conosciuto, di conseguenza Mario non potrà applicare le stesse tariffe di chi è ormai sul mercato da molti anni.

Tuttavia non deve nemmeno applicare tariffe troppo basse, diversamente sarebbe percepito come un professionista di scarso valore.

Quindi decide di applicare una tariffa media, ma con l’impegno di lavorare sodo per aiutare tutti coloro i quali ancora non lo conoscono.

Dopo qualche anno, Mario ha raggiunto un certo livello di notorietà attraverso alcune azioni di comunicazione e marketing.

E’ adesso che Mario può alzare le tariffe perché il suo valore è cresciuto ed è percepito come uno dei migliori professionisti del settore.

 

Tariffa oraria, giornaliera o settimanale

Questa è la scelta più utilizzata dai liberi professionisti in cui si tiene traccia delle ore necessarie per completare un progetto per un cliente e fatturarli per quelle ore.

Tuttavia si pone sempre lo stesso problema: quanto farsi pagare per ogni ora di lavoro?

Uno dei maggiori problemi con le tariffe orarie è che difficilmente è applicabile a tutti le categorie.

Ci sono progetti dove l’applicazione della tariffa oraria diventerebbe poco sostenibile per il cliente così come potrebbe esserlo per il professionista stesso.

Tariffa su progetto

Un’altra strategia tariffaria è quella legata al progetto.

Ad esempio, uno sviluppatore di siti web potrebbe applicare una tariffa che cambia a seconda del progetto.

Un sito web semplice potrebbe costare seicento euro, mentre un sito più complesso potrebbe costare più di duemila euro.

Se percorri questa strada, assicurati di sapere quanto tempo e fatica ti porterà completare un progetto prima di inviare un preventivo definitivo.

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MARKETING E PROMOZIONE

Se pensavi fosse difficile determinare le tue tariffe come libero professionista, aspetta solo di iniziare a promuovere la tua attività.

Anche perché, diciamo la verità, sono pochissimi i liberi professionisti che si promuovono.

Tutti gli altri pensano che sia sufficiente il passaparola (importantissimo eeh!) e qualche altro strumento di comunicazione messo lì a caso per muovere la macchina “attira clienti”.

Non è così!

Ricordati: se inizi da zero DEVI promuoverti.

Senza promozione di te stesso, non esisti e se non esisti nessuno ti verrà a cercare.

A proposito del marketing per i liberi professionisti ho scritto una guida.

Guida: Il Marketing per i liberi professionisti
Cosa vuol dire fare marketing? E perché i liberi professionisti dovrebbero farlo? In questo articolo spiego i benefici di una delle attività meno considerate dai liberi professionisti.

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CREA RELAZIONI CON I CLIENTI

Può sembrare ovvio, ma quando si lavora con un cliente è necessario capire cosa sta cercando.

In questa fase dovrai essere bravo nel distinguere il vero problema dal falso problema (puoi approfondire cliccando qui)

E’ fondamentale che tu conosca esattamente cosa vuole il cliente, cosa sta cercando e se è davvero la soluzione giusta al suo problema.

Nella maggior parte dei casi, il cliente non sa cosa vuole.

Se lo sapesse non avrebbe bisogno del consulente o del libero professionista.

Sarà quindi tuo dovere trovare la causa del suo vero problema e proporre la soluzione.

Successivamente, una buona abitudine è quella di informare il cliente sul come lavorerete insieme, sulle tempistiche e sugli step intermedi prima della conclusione del progetto.

La comunicazione è importante.

Pensa a tutte le volte in cui hai avuto un problema nella tua vita personale o professionale.

Sono sicuro che se avessi comunicato meglio con la persona interessata, probabilmente il problema non si sarebbe ingigantito così tanto.

Non c’è niente di sbagliato nel chiedere al cliente feedback durante i lavori o inviare comunicazioni con gli aggiornamenti sullo stato del progetto.

La comunicazione non solo previene possibili incomprensioni, ma è anche un modo efficace per rafforzare la relazione tra te e il tuo cliente.

Naturalmente è di vitale importanza la scrittura di un accordo privato, un contratto in parole povere, nel quale andrai a mettere per iscritto gli elementi più importanti, ovvero:

  • Nomi di entrambe le parti: il libero professionista e il cliente
  • Titolo progetto
  • Data di inizio del progetto
  • La scadenza del progetto
  • Descrizione del servizio
  • Termini di pagamento: quando e come riceverai il pagamento
  • Firma di entrambe le parti

Il contratto dovrebbe includere anche quelle clausole relative al copyright (di chi è la proprietà di ciò che stai facendo) e quelle relative alle penali nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto.

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COME EVITARE I CREDITI INSOLUTI

Se parli con i liberi professionisti, sono sicuro che tutti ti diranno che i clienti non pagano.

Questo problema l’ho risolto nel 2015 e cioè quando ho capito che il tempo è la risorsa più importante che abbiamo.

Essere pagati è un diritto, ma dobbiamo fare in modo che questo diritto non venga calpestato.

Come fare?

Se sei scortese con i tuoi clienti, costantemente in ritardo sui progetti e fornisci un lavoro scadente, perché mai un cliente dovrebbe pagarti?

Sii sempre un professionista, rispetta sempre le scadenze e fai sentire il cliente al sicuro.

Acconto subito.

Prima di iniziare a lavorare è necessario che tu abbia ricevuto un acconto del 20, 30 o 50% del compenso.

Per esperienza ti posso assicurare che dove c’è l’acconto c’è anche il saldo e viceversa.

Cosa succede se un cliente non paga?

Puoi semplicemente contattare il cliente e informarti sullo stato del pagamento.

Se dopo l’invio della tua e-mail non ricevi una risposta, chiama il cliente e informati sullo stato del pagamento in modo gentile e senza preconcetti.

Se il cliente non risponde alle chiamate o alle e-mail, dopo diversi solleciti, non ti resta che affidarti ad un bravo avvocato per ottenere quello che ti spetta.

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ULTERIORI CONSIGLI

Lo stile di vita del libero professionista può essere eccitante, ma allo stesso tempo una ghigliottina.

La scelta è tua.

Se usi la testa e se hai un forte perché, allora la scelta della libera professione è la cosa migliore che tu possa fare.

Ma se preferisci far decidere alla pancia e se hai scelto la libera professione per ripiego o in attesa del posto fisso, allora ogni giorno sarà come un pugno nello stomaco.

Non vedrai l’ora di fare tutt’altro.

Qui ci sono un paio di altri consigli che ogni libero professionista dovrebbe prendere a cuore:

Non dormire più di sei ore.

Sei ore sono più che sufficienti per dormire.

Puoi andare a letto a mezzanotte e svegliarti alle sei del mattino.

Puoi fare colazione con calma, studiare un paio d’ore e iniziare la giornata con una prospettiva ed un’energia mai vista prima, te lo posso assicurare.

Paga le tasse.

I liberi professionisti sono responsabili del pagamento degli obblighi fiscali.

Non lamentartene e non fare il furbo.

Basta avere una pianificazione fiscale, pagare le tasse in tempo e continuare a servire più clienti.

Se non sei un medico reperibile, non rispondere la sera, 7 giorni su 7.

Anche se è bello instaurare una relazione con i clienti non significa che devi essere disponibile ogni volta che un cliente ti chiama.

Stabilisci gli orari e comunicali e vedrai che tutto andrà bene.

Abbi cura di te.

Quando sei un libero professionista è facile trascurare la propria salute.

Ricordati di mangiare bene e fare movimento.

Stipula un’assicurazione contro malattie e infortuni

Il libero professionista scambia tempo per denaro.

In parole povere, se non lavori non guadagni.

Mi auguro che nel corso della tua carriera professionale non ti accadrà nulla.

Ma e’ probabile che una malattia o un infortunio ti costringa a stare a riposo e senza poter andare a lavorare.

Come farai?

Chi ti rimborserà?

Ricordati! Non sei un dipendente.

Per questo motivo ho stipulato un’assicurazione che si preoccupa di me in caso di un infortunio o di una malattia.

E’ fondamentale!

Non devi accettare ogni lavoro.

Ci sono clienti e Clienti.

I primi sono quelli che dovrai evitare perché molto probabilmente ti faranno perdere tempo e denaro.

Il consiglio che ti do è di focalizzarti solo sui progetti migliori, anche se sei all’inizio della tua attività.

Infine…

Non tutti sono tagliati per essere un libero professionista.

Ci vuole metodo, entusiasmo, disciplina e un forte perché.

Ci saranno momenti difficili, ostacoli da superare e cumuli di problemi pesanti come le montagne.

Ma se credi in te stesso e ci metti la testa, tutto potrà essere superato e sarà allora che troverai quello che hai sempre cercato: la libertà.

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