La caduta di un asteroide potrebbe essere stato solo il colpo di grazia sui dinosauri già decimati dai dissesti climatici provocati da eruzioni vulcaniche (fonte: National Geographic).
Secondo recenti evidenze geologiche, infatti, un ruolo importante nel fenomeno sarebbe stato giocato dalle massicce eruzioni vulcaniche avvenute in India prima dell’impatto dell’asteroide e che avrebbero già innescato cambiamenti climatici fatali per alcuni gruppi di dinosauri.
Cosa c’entrano i dinosauri con i liberi professionisti?
Già dal 2010 si vociferava che anche in Italia sarebbero arrivati l’intelligenza artificiale, Amazon, i social network e le nuove abitudini di acquisto da parte dei consumatori.
Così, mentre le aziende avevano iniziato a prendere le loro contromisure per sopravvivere ai cambiamenti del mercato, i liberi professionisti pensavano:
“Queste cose non ci riguardano!”.
“Noi siamo liberi professionisti e non abbiamo bisogno di farci pubblicità!”.
“Facebook? Non ci vedrete mai su questi siti per ragazzini”.
“L’intelligenza artificiale? E’ un’americanata!”.
Chi studia marketing sa che le cose vanno diversamente.
Infatti, quando c’è un cambiamento ci sono gli innovatori e i ritardatari.
Generalmente i primi all’inizio sono presi per il culo dai secondi.
Se siete “innovatori” sono sicuro che è successo anche a voi: i ritardatari prima vi deridono, poi vi criticano, poi vi osservano, ma alla fine vi imitano.
Punti di vista, naturalmente.
Tornando ai dinosauri e ai liberi professionisti, sta accadendo quello che avevo prospettato a molti miei amici liberi professionisti cinque anni fa.
“Se non cambiate idea
su come gestite la libera professione,
vi estinguerete da soli.”
Tra i liberi professionisti e i dinosauri, però, c’è una gran bella differenza.
I dinosauri non potevano mettere in atto strategie di sopravvivenza, sia per la loro natura (erano dinosauri mica persone), sia per gli eventi non governabili (i vulcani e la sfiga dell’asteroide non sono prevedibili).
I liberi professionisti invece possono farlo.
Loro sì che hanno una testa per pensare e le mani per agire, ma non si attivano.
Aspettano.
Credono che qualcuno al posto loro debba salvarli dalla “crisi”.
A conferma di ciò, RovigoOggi.it scrive:
“Rovigo come tante altre città di dimensioni umane vede assottigliarsi le file degli iscritti agli ordini professionali degli architetti e degli Ingegneri oltre al nobile collegio dei geometri; il tutto perché non vi è una decisa presa d’atto da parte degli organi politici principali, che certo si trovano in difficoltà economiche dovute alla generale mancanza di euro…”
I tempi sono cambiati.
Nel “vecchio mondo” le persone compravano nella bottega sotto casa.
Oggi comprano su Amazon.
Nel “vecchio mondo” le persone erano influenzate dagli spot televisivi.
Oggi sono influenzate dai social (Facebook, Instagram ecc.)
Nel “vecchio mondo” le persone si fidavano del professionista già conosciuto.
Oggi si informano su internet, cambiano idea più velocemente e cercano online professionisti più preparati.
Pertanto, il libero professionista deve abbandonare le teorie e le abitudini del vecchio mondo e abbracciare l’innovazione.
Deve decidere se continuare a vivere del solo passaparola offline o se approfittare dell’opportunità che il web offre.
Deve decidere a quale di questi tre gruppi appartenere:
- i liberi professionisti del vecchio mondo in via di estinzione (per loro non c’è speranza);
- i liberi professionisti indecisi se abbracciare l’innovazione o se essere seppelliti vivi.
- i liberi professionisti che ce la fanno perché si danno da fare!
Buona scelta 🙂